Kobe Φ il figlio di Joe Jelly Bean Bryant, ala di 2.08 che ha trascorso 8 anni in Italia, dove il piccolo Kobe ha cominciato a giocare, imparando anche a parlare un buon italiano (che adesso studia l'estate quando frequenta i corsi di UCLA). Il nome, dice la "leggenda" deriva da una bistecca che Joe mangiava in un risorante giapponese e costituiva il suo piatto preferito, anche se Kobe Φ pure il nome di una cittα del Sol Levante. Quando la famiglia Bryant Φ tornata negli Stati Uniti, si Φ stabilita a Lower Merion mentre Joe accettava un posto da assistente allenatore a LaSalle, college di buona tradizione di Philadelphia dove lui stesso aveva giocato. Nel frattempo il diciassettenne Kobe diventava il migliore giocatore di high school degli interi Stati Uniti. Tutte le maggiori universitα erano pronti ad offrigli una borsa di studio e avrebbe potuto giocare per il padre a LaSalle, restando a casa. Magari un solo anno, come Stephon Marbury, o due, come Allen Iverson. Bryant non aveva problemi accademici, i suoi voti scolastici erano di altissimo livello, ma giα da qualche anno sognava la NBA. Si sentiva pronto. Il problema successivo non era tanto far bene nella NBA, ma trovare la squadra giusta per sfruttare lo stile di Kobe, la sua "Marketabily". Bryant fece sapere prima dei Draft che avrebbe giocato solo nei Lakers o a New York, che era interessantissima avendo tre diritti di scelta. Ma Bryant non poteva sopravvivere alle prima 15 chiamate, con i Lakers orchestrarono uno scambio che lo portasse nella California del Sud. Diedero infatti Vlade Divac a Charlotte in cambio di Kobe, che gli Hornets scelsere con il numero 13. Nel suo primo anno nella NBA, Bryant ha giocato 15 minuti a partita segnando 7.6 punti, ha vinto la gara delle schiacciate e giocato uno strepitoso Rookie Game a Cleveland segnando 31 punti. Ma la sua popolaritα -generata prima di tutto dagli spot pubblicitari realizzati per conto dell' Adidas, che l'ha firmato con un quinquennale da olte 10 milioni di dollari- fino ad allora era stata superiore al suo rendimento in campo. Quando i Lakers andarono a Salt Lake City per la quinta partita della semifinale di conference, Harris mise in campo Kobe nei possessi di palla risolutivi ricevendo in cambio 4 "air balls" (cioΦ quando la palla manca non prende neanche il ferro). A fine gara, Bryant era distrutto ma Shaquille gli corse dietro per rinquorarlo. Quest'anno, la prima partita stagionale ha messo le stesse squadre di fronte. E Bryant ha fatto 23 punti... Sarα dunque Kobe l'erede vero di Micheal Jordan? Occorre fare due distinzioni:Jordan giocava 38 minuti per gara a Chicago da rookie, pi∙ del doppio di quelli a disposizione di Kobe un anno fa. Nel suo secondo anno nella NBA, Jordan viaggiava alla media di 28 titi a partita e oltre 40 minuti. Bryant sta tirando 13 volte per gara in 26 minuti. Ovviamente Jordan era stato all'All Star Game giα da rookie e nella seconda stagione segn≥ 49 e 63 punti in due gare consecutive contro i Celtics nel primo turno dei playoffs dopo aver saltato 64 gare per infortunio. Bryant non Φ in grado di fare le stesse cose, ma qui sono necessarie due distinzioni: Jordan giocava in una squadra mediocre, in cui aveva luce verde per tutto, Bryant gioca giα in una squadra da titolo in cui non parte in quintetto, nella quale gioca Shaquille O'Neal, stella, leader e prima,seconda e terza opzione offensiva. Inoltre Jordan aveva 20 anni nel corso del suo secondo anno da professionista, Bryant ha compiuto 20 anni ad Agosto!

Kobe Bryant -The Next Jordan-

Numero 2 Ottobre 10, 1998



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Kobe Bryant -The Next Jordan